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Atto intimidatorio verso la Princiotta.
Solidarietà e tensione a Siracusa

Redazione
04/07/2016
Atto intimidatorio verso la Princiotta.  Solidarietà e tensione a Siracusa

princiotta-zappullaAveva denunciato alla Magistratura e pubblicamente atti gravissimi da parte di amministratori, consiglieri comunali e imprenditori. Adesso il consigliere comunale Simona Princiotta è nel mirino di ignoti che la vorrebbero in silenzio. L’altra sera ha trovato sotto la propria auto una tanica di 5 litri piena di liquido altamente infiammabile, un biglietto sul parabrezza ed un accendino.
Un atto intimidatorio non concluso oppure una interruzione intenzionale che porterebbe a far capire che già l’intenzione di farla fuori c’è da tempo. È quanto stanno cercando di capire gli inquirenti.
Come accennato, di recente la Princiotta, nel corso di una conferenza stampa, aveva reso noti stralci di registrazioni già in mano alla Procura, che supporterebbero le accuse lanciate contro il sistema di aggiudicazione dell’appalto degli asili nido e non solo. Tra le dichiarazioni della Princiotta anche i fondi comunali utilizzati dall’attuale amministrazione per scopi personali e corruzioni senza limiti all’interno del Comune.

 

Solidarietà da parte dell’assessore regionale Marziano:
«Non posso che esprimere la mia indignazione per un atto che tende ad intimidire la consigliera Princiotta – ha dichiarato l’assessore regionale all’Istruzione ed alla Formazione professionale, Bruno Marziano – ed imbarbarisce il clima politico della città. Il confronto politico, anche aspro, deve rifuggire da questi metodi delinquenziali. Esprimo la mia solidarietà umana alla consigliera, spero vivamente che le forze dell’ordine possano individuare gli autori di tale atto ed auspico che il dibattito politico possa rientrare nell’alveo del confronto, anche il più duro ed aspro, ma civile e democratico».

 

Solidarietà da parte del deputato nazionale Pd, Pippo Zappulla:
“Non bisogna essere particolarmente arguti per capire il collegamento tra le recenti vicende giudiziarie, con il clima incandescente, e l’ennesimo vile atto intimidatorio direttamente riconducibile alla consigliera del Pd, Simona Princiotta. Voglio ribadire la mia vicinanza personale e politica a Simona e al contempo auspico che finalmente si alzi forte e convinto il sostegno unitario di tutte le forze politiche e sociali della città. Perché si possono condividere o meno i toni, ma è indubbio che le iniziative assunte da Simona Princiotta puntano ad affermare la cultura e la pratica della legalità e della trasparenza”.

 

Solidarietà da parte del leader di progetto Siracusa Ezechia Paolo Reale
“Stanotte un nuovo tentativo di incendio ad una vettura di Simona Princiotta. Vogliamo dire forte e chiaro a chi con la violenza tenta di sopprimere le libertà che Simona non è sola. Certo non condividiamo tutte le sua scelte, ma siamo incondizionatamente al suo fianco nelle sue coraggiose richieste di fare luce e chiarezza su alcuni aspetti della gestione del Comune che appaiono torbidi.
Da sempre Progetto Siracusa porta avanti, tra mille difficoltà ed ostacoli, la sua battaglia per ottenere risposte su alcune anomalie rilevate nelle assegnazioni di contributi e servizi. Continueremo con maggiore forza e determinazione, sperando che questo possa anche essere di conforto a Simona che nel suo partito sembra trovare ostacoli, e non supporto. La nostra non è una solidarietà di facciata, ma un impegno preciso. Già nell’agosto dello scorso anno con il nostro consigliere Salvo Sorbello siamo stati i soli ad esprimere solidarietà a Simona Princiotta, in occasione dell’attentato precedente.
Per quanto riguarda questo nuovo vile attentato, ora la parola passa agli organi inquirenti. Lunghe indagini relative al primo attentato hanno permesso di accertare chi non ne era responsabile. Non basta: bisogna sapere chi è il responsabile di tali gesti e chi ne è il mandante. L’incendio di autovetture di rappresentanti politici nella provincia di Siracusa non è un fatto nuovo, ma mai si è giunti all’identificazione di un responsabile. Non vorremmo che si sottovalutasse un fenomeno così odioso che mira ad estirpare le radici della libertà con l’intimidazione ad un rappresentante della comunità eletto dai cittadini. Siracusa non merita questa barbarie”.

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