Il prefetto di Ragusa, Maria Carmela Librizzi, dice no ai comuni che avevano chiesto di poter conferire i propri rifiuti nella discarica ragusana di Cava dei Modicani. Ragioni dettate forse da una netta presa di posizione da parte dell’amministrazione di Ragusa che da sempre ha chiuso le porte della propria discarica ai comuni non facenti parte del comprensorio montano. Secondo il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, infatti ogni centimetro cubo di discarica è importantissimo per non far “affondare” tra i rifiuti anche il comune di Ragusa. Intanto sembrano giorni difficilissimi per tutti gli altri comuni costretti a scaricare a Motta Sant’Anastasia affrontando ore ed ore di file insopportabili.
Alle prime luci dell’alba hanno scaricato i nove auto compattatori del Comune di Modica in fila da 26 ore. E’ stato il Sindaco, presente sul posto insieme agli assessori Linguanti e Lorefice, a fare aprire i cancelli della discarica di Coda di Volpe dopo aver parlato con il direttore Leonardi che ha fatto passare i camion modicani. Una notte all’addiaccio per scaricare i rifiuti. Una situazione paradossale che il Primo Cittadino ha voluto vivere in prima persona per portare il supporto ai nove valorosi operatori ecologici che si sono comportati in maniera esemplare pur in un contesto difficile, dove la tensione si tagliava con il coltello. “Un inferno in terra. Insieme agli assessori Giorgio Linguanti e Salvatore Lorefice siamo arrivati poco dopo le 22 per dare manforte ai nostri operatori ecologici e far rispettare la priorità acquisita dopo oltre 20 ore di attesa. Ho parlato personalmente con il direttore della discarica Leonardi che mi ha garantito lo scarico dei nostri camion all’apertura dell’impianto fissata per le 3:30. Non siamo andati via fino a che l’ultimo camion non ha scaricato. La tensione era altissima, con oltre 500 camion in fila alcuni dei quali provenienti anche dalle province di Trapani, Agrigento e Caltanissetta. Mai visto nulla di simile. Grazie di cuore ai nostri valorosi operatori che sono rimasti in coda per oltre 24 ore: Peppe Ballarò, Carmelo Caccamo, Giorgio Galota, Elio Crucetta, Antonino Di Raimondo, Carmelo Liuzzo, Giovanni Lero, Giovanni Di Raimondo, Nino Sammito. Chiaramente non è una situazione tollerabile, dalla Regione dovrebbero provare a passare una notte come quella che abbiamo passato noi. Forse troverebbero presto una soluzione definitiva”.
Analoga situazione anche a Vittoria dove il neo sindaco, Giovanni Moscato, si è visto costretto a fronteggiare una situazione d’emergenza. Si chiedono soluzioni a brevissimo termine da parte della regione per riportare a pieno regime la mega discarica di Motta Sant’Anastasia dove in questo momento stanno conferendo anche altri comuni del palermitano.
La posizione di Territorio in merito all’emergenza rifiuti:
Se oggi Ragusa non è travolta dall’emergenza rifiuti lo si deve solo alle virtuose e lungimiranti politiche dell’amministrazione Dipasquale. Come quando, per esempio, la discarica di Ragusa è stata difesa dal tentativo di altri Comuni di venire a scaricare i rifiuti da noi. Possibilità che potrebbe ripresentarsi a breve.
A dicembre, la capacità di abbancamento di Cava dei Modicani sarà definitivamente esausta e scoppierà il caos. Ed allora sì, sarà colpa dell’amministrazione Piccitto che, nonostante avesse trovato nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche il progetto per la quarta vasca della discarica, ha deciso di eliminarlo dalla progettazione.
Tutto solo per ascoltare i consigli scellerati dell’ex alleato Giovanni Iacono che definiva la decisione di eliminare il progetto della quarta vasca dal Piano come un “atto politico coraggioso e coerente con i programmi” che, ai tempi, Cinque Stelle e Partecipiamo condividevano.
Accadeva ad agosto del 2014 e senza quella scelta infausta, checché ne dicano i grillini, oggi Ragusa avrebbe avuto la quarta vasca ed essere più serena.
Ci dispiace molto tornare sull’argomento, sappiamo già che i pentastellati continueranno a tirar fuori scuse e alibi senza senso, come quella delle competenze.
Eppure è un fatto che il progetto della quarta vasca c’era e poi è stato eliminato con un apposito emendamento in Consiglio comunale.
E’ importante continuare a sottolineare le mancanze di questa amministrazione perché sono professionisti del capovolgimento della frittata e i ragusani non meritano che gli vengano raccontate tutte queste fandonie.