Eccellente
MENUMENU
  • ARTE
  • CLOSE UP
  • LIBRI
  • PERSONAGGI
  • SOCIETÀ
  • SPETTACOLO
  • STORIA
  • TRADIZIONI
MENUMENU
  • HOME
  • Contatti
domenica 7 marzo
No Result
Vedi tutti i risultati
Eccellente
No Result
Vedi tutti i risultati
Home Attualità

Gli affari di Verga e De Roberto che Sciascia non volle commentare

di Bruno Caruso
30/07/2019
1
Gli affari di Verga e De Roberto che Sciascia non volle commentare

Nelle carte del pittore siciliano Bruno Caruso, recentemente scomparso, si trova un articolo inedito scritto nel marzo del 1999. Ecco il testo.

idtoIn questo secolo, come tutti sanno, Parigi ha esercitato un grande fascino sugli artisti e sugli intellettuali: soprattutto sugli italiani, che hanno sempre assunto nei suoi confronti, ingiustamente, un atteggiamento vagamente provinciale. In realtà tutti gli artisti, in qualche modo, sono riusciti ad avere un contatto, un coinvolgimento, un’ispirazione. A Parigi, dopo gli impressionisti, le arti erano veramente all’avanguardia, quando questa parola, oggi diventata tanto antipatica, significava essere in effetti in anticipo sugli altri, in prima linea, come lo fu Picasso. E non servilmente, a rimorchio come lo sono oggi le cosiddette avanguardie che si compiacciono di imitare esperienze già fatte da altri e già invecchiate e ammuffite.
Anche il cinema, sulla scia dei fratelli Lumière che lo inventarono, cominciò a produrre prima che altrove opere nuove, avanguardiste, interpretando tra l’alto i capolavori letterari del tempo, fra i quali emergeva già la “Cavalleria rusticana” di Verga e più tardi “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello. Verga, interpellato, accettò con entusiasmo e vendette i diritti della sua opera alla nuova società cinematografica Acad (Association cinematografique des artistes dramatiques) che realizzò un film non bello e non perfettamente corrispondente all’opera verghiana.
Il grande scrittore, già noto nel mondo, si recò a Parigi in compagnia del fratello per perfezionare il contratto che gli attribuiva un “cachet” di 500 franchi (quasi dieci milioni di oggi) e che lo scrittore dovette dividere con l’agente letterario che fungeva da mediatrice, M.lle Dembowska, e non mancò in quell’occasione felice di visitare l’atelier fotografico del celebre Nadar per farsi eseguire un ritratto suo e uno del fratello, a suggello del loro soggiorno parigino e, in un certo senso, per entrare nella galleria dei ritratti del grande fotografo in compagnia dei grandi scrittori dell’Ottocento francese. Nadar fece il suo lavoro impeccabilmente, facendoselo pagare regolarmente, ma volle offrire a Verga, sapendolo un grande scrittore del realismo, una bellissima fotografia di Victor Hugo, che, a distanza di settant’anni, mi fu regalata dal librario catanese Fortunato Grosso che l’aveva acquistata, forse per farsi perdonare d’avermi carpito una dozzina di disegni che avrebbero dovuto illustrare “La storia della colonna infame” del Manzoni, mai andata alle stampe.
Qualche anno fa è spirato a Roma il famoso antiquario Attanasio, che per le sue conquiste galanti era chiamato “Attanasio antiquario vanesio” e che, per il suo lavoro, aveva trascorso lunghi periodi a Parigi dedicandosi al gusto francese di smalti e bronzi in stile Impero. Fra i suoi effetti personali messi all’asta, ed acquistati in gran parte quasi per solidarietà dagli antiquari romani, si trovarono in mezzo alla corrispondenza privata due curiose lettere di Verga e De Roberrto che l’antiquario Albert Molayem che le acquistò, sapendo di farmi cosa assai gradita, mi offrì in dono. Nella due lettere autografe scritte in minuta calligrafia, Verga e De Roberto, come il gatto e la volpe, cercavano di indurre Carluccio Moncada, cugino di De Roberto (da questi quindi chiamato confidenzialmente per nome con intimità e con una certa autorevolezza, mentre Verga gli dava del voi e non senza un piglio per la verità un po’ brutale), di farsi intermediario per riottenere i diritti di “Cavalleria rusticana”, già ampiamente sfruttati per essere dallo stesso Verga riutilizzati una volta passati quattro anni.
Verga dunque offriva la stessa cifra che era stata poi pagata e, a detta di De Roberto, generosamente altri cinquecento franchi di indennizzo o risarcimento qualora, sia ben chiaro, li avesse richiesti. Verga aveva preso la questione di petto, con chiarezza, mettendo sul tavolo la sua offerta senza mezzi termini e andando al sodo, mentre De Roberto aveva cercato furbescamente di aggirare gli eventuali ostacoli inducendo il cugino ad agire con astuzia, sottolineando «diplomaticamente». In queste due lettere ci sono i loro mondi, la loro indole, la loro scrittura.
Circa quindici anni fa offrii a Leonardo Sciascia l’occasione di pubblicare queste lettere inedite con le sue deduzioni certamente straordinarie. Ma Leonardo dopo qualche giorno me le restituì, dicendomi la frase sibillina: «Non ci facciamo una bella figura», frase che mi colse di sorpresa al punto che non seppi chiedergliene neppure spiegazione. Chi non ci faceva bella figura? Io e lui a ripubblicare queste lettere? O Verga e De Roberto che avevano fatto i furbi? O tutti i siciliani che quando possono ricorrono all’astuzia?
Io ignoro quale fu l’esito della trattativa e se ci fu un’altra “Cavalleria”. Così come sono all’oscuro dell’esito delle donazioni degli scritti di Verga recentemente andati all’asta e che costituiscono un centro di documentazione della sua opera. So solo che a me è rimasta la bellissima fotografia di Nadar. Mentre le due lettere, che vanno sbiadendosi sempre di più, prima che scompaiano del tutto sono pronto a donarle al centro di documentazione qualora fossero ritenute, al di là dell’aneddoto, di un certo interesse storico.

 

 

  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Google+ (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
Articolo precedente

Che Cassandra è Parmitano?

Prossimo articolo

Il filo nero tra cosche e logge

Prossimo articolo
Il filo nero tra cosche e logge

Il filo nero tra cosche e logge

Commenti 1

  1. MAUCERI PAOLO GIOVANNI says:
    1 anno fa

    dallo scritto emerge la grande onestà intellettuale di SCIASCIA ed anche l’amore per la sua terra e per i Siciliani

    Rispondi

Commenta l'articolo Annulla risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

GLI ULTIMI ARTICOLI

Il Vittorio Furioso a Siracusa per prendersi il “Seppellimento”

Il Vittorio Furioso a Siracusa per prendersi il “Seppellimento”

04/07/2020
Scandalo al buio, come i potenti si incontrano nella malasanità

Scandalo al buio, come i potenti si incontrano nella malasanità

24/06/2020
L’anatema di Italia contro gli irresponsabili, ma governa da solo

L’anatema di Italia contro gli irresponsabili, ma governa da solo

04/07/2020
Ecco le opere dichiarate false e dubbie. Accuse a Filippini

Ecco le opere dichiarate false e dubbie. Accuse a Filippini

05/01/2020
La Sicilia d’antan nel film di Rosario Neri “Nato a Xibet”

La Sicilia d’antan nel film di Rosario Neri “Nato a Xibet”

06/10/2019
La mafia, l’amore e l’odio nella terra dei destini incrociati e irredimibili

La mafia, l’amore e l’odio nella terra dei destini incrociati e irredimibili

17/12/2019
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy & Cookie Policy

Direttore responsabile Gianni Bonina - Registrazione Tribunale di Ragusa n. 886 del 10 giugno 2016

No Result
Vedi tutti i risultati
  • AGRIGENTO
  • CALTANISSETTA
  • CATANIA
  • ENNA
  • MESSINA
  • PALERMO
  • RAGUSA
  • SIRACUSA
  • TRAPANI
  • ARTE
  • IDEE
  • LIBRI
  • PERSONAGGI
  • SOCIETÀ
  • SPETTACOLO
  • STORIA
  • TRADIZIONI

Direttore responsabile Gianni Bonina - Registrazione Tribunale di Ragusa n. 886 del 10 giugno 2016

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull'utilizzo del sito stesso. Accetta Informazioni
Privacy & Cookies Policy

Necessari Sempre abilitato

Non necessario

loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.