A che servono le automobili in Sicilia? Ad abbandonare rifiuti nelle strade secondarie, meglio se con poche abitazioni vicine. Ecco le istruzioni: fermarsi dove ci sono altri sacchetti lungo il ciglio, portare il cellulare spento all’orecchio fingendo di parlare dopo avere accostato da automobilista modello, dare un’occhiata che non arrivi nessuno e, in un baleno, lanciare un sacchetto dal finestrino o aprire lo sportello e depositare un sacco nero. Si calcola che l’incidenza del fenomeno è maggiore dove è più severo il controllo della raccolta differenziata. La quale impone obblighi opera di Comuni privi di isole ecologiche, impreparati, nelle mani di ditte che fanno quello che vogliono, pronte a disporre prescrizioni che sembrano vessazioni, come conferire con i propri mezzi oggetti ingombranti e scerbatura in un determinato luogo in un determinato giorno e in una determinata quantità e qualità. E’ quasi comprensibile allora che l’automobilista più zelante (che la cicca non la butta a terra e cerca il cestino per disfarsi del tovagliolo) ricorra ai metodi che egli stesso deplorava al tempo dei cassonetti.