Da oggi i due canili privati siracusani, Snoopy e Piccolo Panda, possono dare in adozione i cani che ospitano, avendo ricevuto per Pec dal Comune il Regolamento sulle assegnazioni secondo la delibera di Giunta 86 del 26 maggio. Chiunque voglia avere un cane, purché in regola con le tasse comunali, può rivolgersi a una delle due strutture e scegliere l’esemplare che desidera. Da quel momento, superati alcuni controlli di valutazioni ad opera dei responsabili del canile quanto all’adottabilità, può portarlo via, con l’avvertenza che sarà periodicamente sottoposto a controlli da parte delle autorità comunali e veterinarie circa il mantenimento e il benessere del cane.
Il nuovo padrone percepirà dal Comune una somma annua forfettaria per i primi tre anni di adozione, secondo l’età del cane: da sei mesi a due anni 250 euro, dai due ai cinque 400 e dai cinque in su 500 euro. Non li avrà subito, ma dovrà aspettare almeno sei mesi per avere una prima tranche.
Il Comune si è addetto a favorire l’adozione non più a distanza ma reale dopo la constatazione da parte dell’Asp che i due canili hanno raggiunto il limite massimo di capienza, ma soprattutto per risparmiare sui costi. Per ogni cane il canile riceve la somma annua di 908,50 euro oltre l’Iva ed è stato calcolato che a gennaio risultavano ricoverati un totale di 844 cani. Ma l’incentivo economico si è reso necessario anche perché è emerso che 296 cani hanno un’età superiore ai tre anni e 162 superiore ai cinque, mentre dei 315 esemplari ceduti in adozione solo 19 avevano più di tre anni. Questo significa che chi adotta un cane lo vuole quanto più piccolo possibile. Di qui l’aiuto economico perché siano scelti cani anche superiori ai tre anni, ritenuti “vecchi”. Questo però non assicura, nonostante i successivi controlli, che il cane adulto venga trattato come se fosse un cucciolo. Chi adotta può farlo per intascare una piccola somma e poi trattare il cane in condizioni peggiori che nel canile. Non può in teoria abbandonarlo perché dal microchip risulta la nuova proprietà a suo nome, ma può ad ogni modo trattarlo… come un cane.
In sostanza i cani si trovano sottoposti a una gara anagrafica perché il Comune ha mostrato di non essere in grado di dotarsi di un canile comunale ampio e sicuro e preferisce affidarsi a strutture private divenute sovraffollate.