Non può che sbalordire e allo stesso tempo impensierire la sfilata di alta moda che Dolce e Gabbana hanno ottenuto di allestire alla Valle dei templi: sbalordire per la magnificenza della kermesse, di rara bellezza, abiti compresi; impensierire perché per la prima volta il suolo del Tempio della concordia è stato concesso a privati per un’iniziativa del tutto estranea alle sue finalità, tanto che l’area è stata preclusa ai turisti per il tempo della manifestazione. A suon di soldi e di ruffiane attestazioni di ammirazione nei confronti della bellissima Sicilia, a ristoro delle infelici espressioni razziste usate recentemente nei confronti dell’altrettanto bellissima Cina, i due stilisti hanno pensato di allestire una passerella dove fare sfilare le modelle così da non calpestare il “sacro terreno” del tempio, come se la passerella non poggiasse fino a settembre, utilizzata dai turisti, sullo stesso terreno e non lo stressasse allo stesso modo. Se la passerella è piaciuta tanto ma non è stata mai nemmeno ipotizzata, non sarà perché è stata considerata deturpante e del tutto fuori luogo?