Nelle ultime 48 ore l’organizzazione Medici senza frontiere ha salvato 1.298 persone nel Mediterraneo in 11 diverse operazioni di soccorso
Oltre 2500 migranti sono attesi nelle prossime ore provenienti dal Canale di Sicilia. La nave di Medici senza frontiere Bourbon Argos con 592 migranti è arrivata a Palermo; la nave Fgs Frankfurt con 514 migranti arriverà a Messina oggi alle 16; la nave della Marina militare Aviere con 750 migranti arriverà al porto commerciale di Augusta intorno alle 15 di oggi pomeriggio; la nave Siem Pilot con a bordo 652 migranti e due salme arriverà domani mattina a Reggio Calabria. Attualmente l’hotspot di Lampedusa ospita 363 persone, quello di Trapani 129, e quello di Pozzallo 310. Al molo Quattro venti del porto di Palermo tra i 592 migranti sbarcati ci sono 464 uomini, 119 donne e 9 bambini. C’è anche una donna malata per una patologia ipertensiva grave, che è stata trasbordata in sedia a rotella e un bimbo di 4 mesi nato probabilmente in Libia, secondo quanto ricostruito dagli operatori di Medici Senza Frontiere, insieme ai genitori. Nelle ultime 48 ore Msf ha salvato 1.298 persone nel Mediterraneo in 11 diverse operazioni di soccorso.Gli operatori riferiscono di aver soccorso in mare mercoledì mattina tre gommoni in balia delle onde con 362 persone salpate da Sabrada a 25 miglia dalle coste libiche e provenienti dall’Africa subsahariana e dall’Eritrea. A loro si aggiungono altri 228 persone soccorse dalla Dignity one, la nave gemella della Bourbon Argos, poi trasferiti su quest’ultima. “La donna soccorsa in mare aveva una patologia ipertensiva grave – dice Irene Paola Martino, referente medico a bordo della Borbon Argos – ha avuto difficoltà a salire a bordo della Bourbon Argon e per trasferirla è stato necessario utilizzare un varicello. Una volta a bordo, è stata stabilizzata ed ora le sue condizioni sono migliorate, pur rimanendo fragili. Pazienti di questo tipo hanno necessità di accesso a cure mediche urgenti ed immediate”. “Se non fossimo intervenuti subito – aggiunge – la paziente poteva morire o riportare dei danni cerebrali irreversibili. Può essere fatale non trovare adeguata e tempestiva assistenza medica, soprattutto per chi è costretto ad attraversare il Mediterraneo in queste condizioni”. “Quando ti accorgi che la tua presenza può fare la differenza – racconta il medico – come in questa ed in altre situazioni, essere qui assume un significato ancora più rilevante. È stato profondamente commovente capire che dopo 24 ore dal soccorso la nostra paziente ci ha riconosciuto”. I migranti soccorsi negli ultimi giorni nel Mediterraneo, provengono principalmente da Camerun, Togo, Senegal e Costa D’Avorio.
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