I dati 2018 sugli incassi dei siti culturali siciliani dimostrano che le bellezze artistiche e architettoniche contano meno della facilità di raggiungere le mete. Rispetto al 2017 decrescono infatti Segesta, Selinunte, Aidone (autentica cenerentola) e crescono Taormina e Agrigento. Aumentano i biglietti anche a Siracusa, terza in performance, ma il Museo Bellomo con la sua “Annunciazione” perde visitatori. Del 10% cala anche il Museo regionale di Messina, nonostante due Caravaggio e due Antonello. I tour organizzati premiano dunque le località meglio servite e attrezzate anche di infrastrutture e seguono un criterio di scelta fondato prevalentemente sulla domanda turistica. Per incentivare i siti meno richiesti è necessaria una politica regionale differenziata: biglietti economici, giornate a ingresso gratuito, maggiore pubblicità, iniziative di richiamo. Il compito – e lo sforzo – della Regione dev’essere quello di riuscire a portare turisti ad Aidone e non di moltiplicare i flussi ad Agrigento. Più che altro si tratta di una scommessa, che il governo regionale non vuole però fare.